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€1.000,00Burro di Karitè del Benin
“È inquietante constatare come il continente africano venga considerato dall’opinione pubblica povero, quando è invece immensamente ricco di ogni risorsa.” - Pierre Rabhi
Le voyage du beurre de karitè
Il nostro viaggio alla scoperta dell’ “Oro delle Donne”, così noto in Africa il burro di karitè, ha inizio grazie ad una conoscenza di vecchia data, padre Jean, un monaco benedettino che abita nell’Abazia cistercense di Kokoubou, villaggio al centro-nord del Benin.
Il nostro amico, che da anni cammina a piedi nudi, diventati un tutt’uno con la terra d’Africa, ci mette in contatto con Djodi, un giovane volenteroso, dagli occhi buoni, originario del villaggio Peul, limitrofo al monastero. I Peul sono un’etnia nomade, dedita alla pastorizia e all’agricoltura. Il valore di cui vanno più fieri è la bellezza. Hanno un portamento slanciato ed elegante, grandi occhi, fronte alta e denti bianchissimi. I loro abiti sono sempre impreziositi da gioielli e monili. È per questo che si dedicano molto anche alla cura del corpo con la produzione e l’utilizzo del burro di Karitè.
Djodi, grazie all’ala protettrice di padre Jean, è l’unico ragazzo della sua comunità che ha studiato, ora frequenta l’università, e dunque l’unico che parla il francese. È il nostro “ponte” con le donne Peul che si dedicano alla produzione di burro di karitè. Il loro lavoro, pur scontrandosi ogni giorno con l’arretratezza dei mezzi e delle tecnologie, che non permette di valorizzare quella che è una risorsa fondamentale per il Benin, consiste nel raccogliere a mano le noci di karitè, ad una ad una, e procedere all’estrazione della farina e del burro con sistemi rudimentali e faticosi.
Da risorsa a prodotto
Il nostro impegno, come associazione, è quello di favorire la distribuzione del burro di karitè, trasformato in prodotti per la cosmesi, mediante i nostri canali di comunicazione e grazie anche all’impegno dei nostri tanti sostenitori, destinando i proventi della distribuzione alle tante donne che con questo lavoro possono affermare il loro empowerment e contribuire al sostentamento economico della loro comunità.
Il burro utilizzato per la produzione viene importato direttamente dai referenti della nostra associazione, che hanno ormai instaurato una solida cooperazione con la comunità Peul di Kokoubou, e viene trasformato da Macrofarm, spin-off dell’Università della Calabria, che durante le fasi di lavorazione utilizza esclusivamente prodotti naturali, come olio di mandorle dolci o di cocco, essenze naturali di frutta o fiori, mantenendo intatte le caratteristiche chimico-fisiche del burro.
Abbiamo deciso di adottare un orientamento sostenibile anche per il confezionamento, scegliendo un packaging assolutamente plastic free, prediligendo il legno di frassino per il tappo e il vetro per i flaconi. Entrambe i materiali sono totalmente riciclabili e riutilizzabili, assicurando inoltre una migliore e più duratura conservazione del prodotto.