Abbiamo scelto l’Africa come base operativa per le nostre attività per far fronte all’emergenza educativa, sanitaria ed economica che dai tempi del colonialismo affligge questa terra. Operiamo dal 2008 in Benin, in particolare nella zona situata a sud-est, nelle regioni di Ouémé e di Plateau.
Con cadenza periodica organizziamo missioni per verificare lo stato dei progetti e offrire nuovo supporto.
Un centro culturale ed ecumenico, progettato con tecnologie sostenibili e sognato per combattere lo sfruttamento del lavoro minorile, per fornire a bambini e ragazzi gli strumenti educativi che consentano di sviluppare il loro potenziale e lasciare un segno nella società, per accogliere persone di ogni religione e etnia.
Un piccolo angolo di umanità situato a Sakété, uno dei villaggi più poveri del Benin, che accoglie bambini e bambine in condizioni svantaggiate o che sono stati abbandonati dalle loro famiglie di provenienza. È gestito da suore agostiniane, con le quali collaboriamo in stretta sinergia ed empatia.
Un centro nefrologico all’avanguardia in grado di assicurare con competenza tecnica e clinica la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie renali acute e croniche e delle loro complicanze, attraverso il trattamento della dialisi. Tale progetto è in corso di realizzazione grazie alla stretta sinergia della nostra associazione con l’associazione Asmev Calabria e il Ministero della Salute della Repubblica del Benin.
Il luogo più indicato dell’Africa occidentale dove ammirare l’artigianato locale è sicuramente il Benin. Per dare meritato valore alla bellezza di splendidi manufatti e giustizia sociale ed economica agli artigiani che li realizzano, promuoviamo tale produzione anche oltreoceano, realizzando un commercio solidale, basato sul rispetto per le persone e per l’ambiente, su un’economia circolare e sulla corretta informazione dei consumatori.
Una risorsa naturale di grande valore strategico per lo sviluppo economico del Benin è il burro di karitè, dalle svariate proprietà nutritive e cosmetiche. Dalle nostre prime missioni abbiamo intuito quanto fosse importante e potenziale per la crescita delle comunità locali, in particolar modo per la realizzazione personale delle donne africane, investire su questo prodotto, facendolo diventare un leitmotiv delle nostre attività.
Oltre al continente africano, il nostro campo di azione si concentra anche in Italia, in particolare in Calabria, dove la nostra associazione è nata. Una regione che già nella sua etimologia, Kalos Brion “sorge il bello”, è portatrice di bellezza e dunque anche di speranza, nonostante tutte le problematiche che soffre da lungo tempo.
L’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno è una delle sfide più impegnative della nostra associazione. Nasce da un progetto di riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata e dall’esigenza di creare un luogo formativo per offrire l’opportunità di approfondire il fenomeno delle mafie, ed in particolare della ‘ndrangheta, sotto diversi aspetti. È dedicata alla memoria di Rossella Casini, giovane donna fiorentina, vittima innocente della ‘ndrangheta.
L’Autismo è un disturbo del neuro-sviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. L’integrazione sociale e l’accesso gratuito a cure e terapie di persone che non sono solo numeri, ma che possono sviluppare le proprie potenzialità, sono i principali obiettivi del nostro progetto.
Il progetto “Africa Capsule Collection” si concentra su un concetto etico di sostenibilità e multiculturalismo applicato al mondo della moda, riconoscendone il potenziale come attività culturale e come mezzo per offrire opportunità significative a uomini e donne per un lavoro dignitoso.
Un ponte culturale, dunque, tra il design italiano e gli artigiani africani che contribuisce allo sviluppo economico, e nello stesso tempo umano, inclusivo ed equo.
È dal forte legame che lega la comunità di Cetraro, piccolo borgo calabrese incorniciato tra terra e mare, alla tradizione benedettina che nasce la Settimana della Cultura Benedettina. Appuntamento che ogni anno ha come cuore pulsante il confronto culturale sotto molteplici aspetti e che nel corso del tempo, da Cetraro ha varcato i confini territoriali con la realizzazione di iniziative in diverse parti della Calabria.